mercoledì 18 aprile 2007

Quando è difficile che cambi qualcosa

Io non ho parole. Ho sempre pensato che la sfacciataggine umana avesse un limite. Mi sbagliavo.
Stavo cercando in rete un sito dal quale scaricare Emule, il famosissimo programma di scambio file che utilizza il metodo "peer to peer" o p2p. Da quando è nato il programma, è sempre stato gratuito. Volevo installarlo in un pc che uso per lavoro, e quel giorno non ne avevo una copia con me. Così ho cercato in rete con un motore altrettanto famoso(inutile fare nomi), ingenuamente clicco sul primo link dei risultati e mi appare la schermata per il download, terminato il quale inizio l'installazione. Ad un certo punto mi appare una finestra:"per continuare l'installazione occorre un codice. Per ottenere il TUO codice telefona al numero 899*******, il costo è di 3€ iva inclusa".
Ma come? Ma da quando in qua? Ma chi si è permesso di fare una boiata simile.
Fortunatamente sapevo e so che Emule è in tutto il mondo gratuito e non necessita di alcun codice del cavolo. Ma m'irrita profondamente che qualcuno cerchi di lucrarci sopra in questo modo, a scapito dei navigatori meno esperti.
Morale della favola. Non ho voglia di fare nessuna denuncia. Il mio sfogo è dovuto al fatto che, frugando qua e là ho scoperto che il sito dal quale ho scaricato la copia di Emule con installazione a pagamento, è guardacaso italiano. Ed è veramente fastidioso. Tutto uguale, sempre tutto uguale.

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