sabato 22 settembre 2007

E Basta!!!!!

Benvenuti nel mondo alla rovescia nella nazione dell'Ailati, per coloro che fossero appena arrivati ovviamente. Non si sono ancora spenti i fuochi fatui delle finte polemiche e i boati di vero sdegno, causati dalle dichiarazioni-boiate del direttore del tg2 mazza, sul V-day di Beppe Grillo, che la rai ancora berlusconizzata pensa di far intervenire una persona veramente intelligente, un vero maestro della "parole" per screditare ancora di più Beppe Grillo e tutti coloro che intelligentemente e con la propria testa, aderiscono o semplicemente approvano la sua iniziativa.

La persona in questione è Vittorio Sgarbi, ospite ieri a confronti, la trasmissione condotta dal leghista gigi moncalvo(il conduttore che si fa il segno della croce quando inizia la trasmissione, ma ieri non s'è visto, forse perché aveva un'inquadratura stretta sul volto).

Sgarbi, con notevole padronanza della lingua e delle figure stilistiche(la parentesi aperta e l'ellissi fra tutte, quelle più utilizzate ieri), sostiene che Beppe Grillo è la michela brambilla del centro sinistra. Tra mezze verità e alcuni punti di vista anche condivisibili, il Beppe Grillo che esce dalle rappresentazioni di Sgarbi, è un poveraccio scemotto e villano che non ha fatto nulla di originale, perché è stato preceduto da altri comici come(continua Sgarbi), andreotti, Cossiga, DiPietro, berlusconi, Travaglio, cirino pomicino, e altri.

Memorabile la descrizione di Sgarbi di quella che secondo lui, è stata l'ingiuria antidemocratica, nella quale Grillo dice che è morto Pavarotti e DeMichelis è ancora vivo(secondo Sgarbi, Grillo avrebbe dovuto dire "è morto Pavarotti e io sono ancora vivo").

Per quel che mi riguarda Beppe Grillo ha fatto un buon lavoro, ha urlato come è nel suo stile, ha fatto il detonatore come lui ha detto; è anche vero che, rispetto ad altre iniziative, non ha spiegato al pubblico come certe leggi si possono attuare, non ha avvisato che il percorso è irto di pericoli. Un redattore di leggi poco competente rischierebbe di dare molteplici intepretazioni alle proposte di legge di Grillo. Resta il fatto che il V-Day secondo me è stata una manifestazione necessaria. La gente deve sapere e deve svegliarsi. Non bisogna fare demagogia ovviamente; in molti meetup cresce la sensazione di essere giusti e puri, contro i cattivi. Sono fenomeni normali, quando si combattono battaglie giuste in partenza.

A questo proposito Sgarbi aggiunge un'altra chicca; sostiene che Grillo è un buono perché combatte per battaglie facili(vedi un pò, vuole che tutti i condannati in grado definitivo se ne vadano dal parlamento, che i cittadini possano votare il candidato che vogliono, e che in parlamento ci si rimanga per sole due legislature), mentre lui (Sgarbi), si è schierato verso i più deboli: Sgarbi ha difeso andreotti, ha difeso Sabani. Sgarbi s'è dimenticato che Sabani fu indagato, non condannato. Essere indagati, se gravano dei sospetti su di noi, è legittimo, e se non ci sono complotti, la magistratura fa il suo lavoro, e se si è innocenti si esce innocenti. Anche la magistratura può commettere errori, perché è fatta da esseri umani, ma fortunatamente le percentuali di questi errori sono molto basse. Sabani è stato indagato ed è stato assolto. andreotti è stato indagato ed è risultato colpevole di collusione con la mafia fino al 1980. Nessuno vieta a Sgarbi di difendere andreotti, ma resta il fatto che andreotti è colpevole.



Ultima aggiunta: Trascurando tutte le cose non dette da Sgarbi, che avrebbero immediatamente demolito le sue teorie(ed è ovvio che lui non le citi, altrimenti si seppellirebbe da solo), ci sono alcune cose che veramente mi hanno fatto schifo:

1) Travaglio è un comico.

2) iannuzzi paragonato a Gramsci(cose che solo un lacché può arrivare a dire, ma se ha tempo sig. Sgarbi, possiamo discutere sulla differenza tra diffamazione organizzata e reato d'opinione).

3) Grillo è come la brambilla, ma meno onesto

4) Tutte le omissioni su andreotti, corona, lusetti e mastella.

Queste cose mi fanno davvero schifo. Sgarbi ne ha dette anche altre, ma non le voglio citare tutte(troppa grazia),

Fine Ultima Aggiunta

Io avrei voluto aggiungere una quarta proposta di legge, a quelle elencate da Grillo, una proposta che non è neanche farina del mio sacco. La legge "per un'altra tv" promossa da Tana de Zulueta. Io sono sicuro che se entrasse in vigore quella legge, molte cose cambierebbero, PERCHE' VERREMMO A SAPERLE. Forse non ci sarebbe più bisogno di fare una legge per mandare via i condannati dal parlamento, perché attraverso la tv, SAPREMMO CHE CI SONO PARTITI CHE LI INSERISCONO NELLE LORO LISTE E NON LI VOTEREMMO.

E forse non esisterebbe più una rai berlusconizzata, e magari ieri in seconda serata avrei potuto vedere un buon thriller, invece del sempre sudaticcio moncalvo che invita questo o "quell'esperto" per dare addosso a chi cerca di migliorare le cose.

mercoledì 12 settembre 2007

L'etichetta e l'ignoto

La mente umana rifugge ciò che è incomprensibile. Da sempre. E questa non è una novità, mi è però necessaria per spiegare qualcosa che sto osservando da tempo, e solo ora mi è venuta voglia di scriverci qualcosa. Spero mi perdonerete il mio scrivere "colloquiale"(anche perché in altro modo non so scrivere).

La mente umana rifugge ciò che le è incomprensibile, perché è nella natura umana temere l'incomprensibile. Ciò che è ignoto fa venire immancabilmente alla mente il buio, e il buio è un enorme contenitore di paure, ansie, terrori e angoscia, proprio perché nel buio nulla si vede. Sembra banale leggerlo, ma quando accade un fenomeno di avvicinamento "a ciò che non capiamo", è facilissimo provare un leggero senso di disagio. Per iniziare.

Per risolvere (o arginare?) questo problema, la mente umana ricorre all'etichetta. l'etichettatura è il più semplice quanto immediato sistema per distinguere "una cosa da un'altra", per descriverla, definirla, indicarla. Se ad esempio vedo un ombrellone aperto, chiamandolo in tal modo potrò descriverlo meglio e distinguerlo quindi dagli ombrelloni chiusi, se questo non basta, cercherò altri connotati, altri elementi dell'ombrellone chiuso per descriverlo e "isolarlo" ancora meglio.

Isolare. Etichettare qualcosa prima ancora che utile a comprenderla serve a ISOLARLA.

Il fenomeno di cui parlo, l'ho provato diverse volte sulla mia pelle, e forse anche per questo ho imparato a comprenderlo, anche se non penso di essere in grado di descriverlo come si deve.

Marco Travaglio è in assoluto uno dei giornalisti che più ammiro. Posso confessare senza vergogna, che i suoi articoli e i suoi libri, hanno aperto i miei occhi su molte cose e molti fenomeni dell'Italia in cui vivo, che prima non comprendevo o "prendevo sottobraccio".

Marco Travaglio è un superbo cronista di giudiziaria che ha scritto libri che meritano di essere letti. Marco Travaglio, al contrario di "pusillanimi" che si vedono spesso in tv, è VERAMENTE UN GIORNALISTA SCOMODO.

Alcuni giorni fa, navigando su YouTube ho trovato questo video,

In cui un ospite della trasmissione diretta da uno che mi è sembrato Antonio Polito(ma non ne son sicuro), ad un tratto per dissentire dalla sola presenza di Marco Travaglio, usa il termine "Travaglismi", più o meno dicendo "io non approvo questi TRAVAGLISMI".

Pensate, Marco Travaglio è scomodo per i servizi, articoli, reportage e libri che redige, e ora i "furbetti del quartierone" con servetti al seguito hanno trovato il modo per "isolarlo" etichettando i suoi scritti e le sue posizioni come "Travaglismo"..............

Ora mi chiedo: ma lo hanno etichettato (pensando MALE d'isolarlo) perché non lo capiscono, o perché ne hanno paura?

Mah......