martedì 28 ottobre 2008

Il cacciatore di palinsesti

Come si può cominciare a parlare di un argomento simile?

E' da un pò di tempo che rimugino su questa idea.

Seguivo l'intervento di Marco Travaglio al v2 Day di Torino del 25 aprile 2008. Ad un certo punto del suo discorso, Travaglio dice "è amici di maria.....................è la scelta degli argomenti di unomattina................. è la scelta degli argomenti di paola perego............(traduzione non testuale)".

Da anni - tanti anni - mi sono accorto che i palinsesti delle reti televisive seguono determinati criteri di pianificazione e composizione. Secondo Travaglio ciò è riconducibile alla volontà del "potere" di far sapere solo ciò che a loro è conveniente. Forse io sono un inconsapevole maniaco dei complotti, o forse - più probabilmente - Travaglio si basa solo su ciò che può dimostrare "carte alla mano"; fatto sta che io in questo tipo di palinsesti ho sempre visto qualcosa di più che non la semplice propaganda per promuovere questo o quel candidato in questa o quella città.

Il cacciatore di palinsesti è colui che si accorge di come una semplice notizia all'interno di un telegiornale, cinque minuti prima o dopo un determinato spot pubblicitario, o una sit-com, o una soap opera, o un rotocalco sportivo, può deviare, corrompere, offuscare, confondere l'interpretazione e la ricezione della notizia stessa.

Diversi anni fa, mi occupai del fenomeno delle "catene di santantonio emotive", quelle ormai famose e noiose presentazioni di power point in cui si vedono neonati, cuccioli e fiori accompagnati da frasi scritte a singhiozzo su come bisogna prendere la vita e le relazioni sociali, su come si possa sorridere alla vita anche quando questa non ci sorride affatto.

Io non credo che ci sia molta differenza, e se fossi appena più sfrontato, oserei dire che il male proviene dalla stessa sorgente. Ma non posso dirlo con certezza.
Quello che so è che, sia i palinsesti sia le "emotive-chains" producono risultati simili. Alterano la nostra percezione della realtà.

Servono esempi.
Annozero, l'unica trasmissione imposta alla rai berlusconiana, che ottiene sempre i massimi risultati in fatto di share, una sera parla di donne disoccupate, con figli a carico e senza marito che devono tirare avanti. Il giorno dopo, di pomeriggio, una trasmissione a caso in una rete a caso, parla di una donna "coraggiosa" con figli a carico e senza marito, che malgrado tutto "riesce a sorridere". Sono cose che fanno incazzare direte voi. E avete ragione.

Ultimamente, il dottor Cruciani, conduttore della trasmissione radiofonica "la zanzara" in onda su radio 24, durante una puntata ha detto - con tono poco rassicurante e lievemente aspro - che l'Italia dipinta da Annozero è sempre un'Italia disastrata (il succo era questo, le parole esatte non le ricordo). Mi è sembrato un commento forzato, strano in una trasmissione come quella, in cui tra l'altro si parlava della protesta delle scuole al decreto gelmini, si parlava in modo ripetuto e persistente dell'assoluzione di calogero mannino in SECONDO GRADO dai suoi processi, e si parlava anche d'altro. Ho voluto citare questo strano evento, perché radio 24 è la mia radio preferita, e "la Zanzara" uno dei programmi radiofonici che ascolto sempre, quando posso.

Servono esempi.
Anche se in ordine discronologico, un esempio lo troverete nel mio prossimo messaggio.

E' blasfemo dire ad un operaio che guadagna 900 euro al mese, con quattro figli a carico e 600 euro di mutuo "sorridi alla vita e la vita ti sorriderà"
E' blasfemo inserirsi in una catena di attentati come vittima, dopo aver preparato ad hoc un finto attentato, per sembrare un giornalista scomodo (ho sentito dire che è accaduto negli anni 90).
E' blasfemo creare ad arte una strage, e poi riempire i telegiornali di notizie su quella, per allontanare l'attenzione da notizie molto più gravi e importanti.
E' blasfemo pagare un fotografo da quattro soldi per fargli fotografare dei vuoti vip per poi artatamente ricattarli, e mostrare la sua storia come quella di un italiano "che vive la sua condizione con coraggio". E poi mostrare tutto questo all'operaio di cui sopra.
E' blasfemo inquinare la mente dei giovani con la musica di finti cantautori ribelli.
E' blasfemo far infiltrare sicari incaricati di compiere atti di vandalismo, in una manifestazione pacifica, per incriminare la stessa manifestazione come "organizzata dai partiti e messa in atto da facinorosi", per permettere ad un individuo vestito come un muppet di fare bella figura (ho sentito che è successo nel 2001).
E' blasfemo sostituire lo smidollato e servile direttore di un telegiornale, con un altro egualmente smidollato e servile, mostrando la cosa come la "prova del cambiamento".

E' difficile che qualcuno mi legga. Ma se questo accadesse, vorrei che leggesse anche questo: NON FATEVI PRENDERE PER IL CULMINE.