L'altro ieri, mentre andavo al lavoro, un bellissimo gatto nero mi ha attraversato la strada. Subito dopo si è fermato sul ciglio a fissarmi, mentre passavo con l'auto, quasi a dirmi "te l'attraverso io prima che tu l'attraversi a me, tié!!!".
Visto che mi capita raramente - di pomeriggio, all'uscita dal lavoro - sono corso insieme al mio collega per giocare una schedina al nuovo "mangiasoldi"(senza offesa!) della sisal, il Win-for-life. Un nuovo gioco in cui il primo premio è uno "stipendio" di 4000 euro al mese per vent'anni. Un sogno praticamente.
Ahimè, però il gatto non mi ha portato fortuna contrariamente a quanto pensavo. Infatti non ho vinto.
Anche i giochi nazionali sembrano essersi dati una rinfrescata. Dai tempi in cui ci si mangiava le unghie in attesa dei risultati delle partite, per riuscire a fare 13, al superenalotto, al tris (che non so che cosa sia. L'ho visto in ricevitoria). Chissà se esiste ancora il totip...
E poi avevo voglia di raccontare questa storia, perché credo che giocherò ancora a Win-for-life. Magari diventerò dipendente dal gioco... la sottovalutano in tanti la dipendenza da gioco...
Abruzzo al voto col disastro Marco Marsilio
3 settimane fa
Nessun commento:
Posta un commento