martedì 5 gennaio 2010

Trappole linguistiche - Buon Anno a tutti

Vorrei cominciare l'anno nuovo con un argomento superficiale per i "tanti" e profondo per i pochi, come faccio da diverso tempo, ma almeno un riferimento ad una delle tante "trappole della comunicazione" mi sembra doverosa. (di conseguenza l'argomento interessante lo pubblicherò nel prossimo blog).

Nella sezione politica del quotidiano "La Stampa" del 28 dicembre 2009, appare un titolo a tutta pagina(unica firma presente è quella di fabio martini sotto il titoletto "Intervista"). "L'errore di bettino fu l'esilio", sottotitolo "formica su craxi: tangentopoli era solo una rivolta di palazzo, non una rivoluzione".
Trascurando quelle che io ritengo bestialità nel sottotitolo, la piccola trappola di cui parlavo è inserita proprio nel titolo grande. E cioè la parola esilio.

No
NO
NO
NO e NO.

bettino craxi non fu esiliato da nessuno. Si potrebbe dire che craxi si autoesiliò, ma non fu esiliato da nessuno.
Se si fosse sottoposto ad un processo, e ne fosse uscito colpevole, allora si parlerebbe di latitanza.
Se fosse stato raggiunto da un avviso di garanzia - e a questo fosse sfuggito - , allora si parlerebbe di latitanza.

Io non ricordo le vicende nel dettaglio. Ricordo che non fu esiliato da nessuno. Ricordo che la sua partenza per Hammamet fu vissuta da tutti gli italiani come una fuga.
Perciò i termini che si possono utilizzare per descrivere un eventuale errore commesso da craxi, sono AUTOESILIO oppure (nei casi sopracitati) LATITANZA.
Non caschiamoci.
Altra castroneria che si sente spesso (ma solo da una decina d'anni a questa parte), è quella secondo cui craxi fu perseguitato dai giudici. ALTRO ERRORE!!!!. craxi fu perseguito dalla LEGGE, non dai GIUDICI. Dalla LEGGE, come qualunque criminale o presunto tale (o quasi?).

Non dimentichiamo, e ancora una volta NON CASCHIAMOCI.