sabato 20 febbraio 2010

L'Emotivatore


Sono così stanco di sentire CAZZATE stereotipate, che ho deciso d'inventarne una io.

Essere sè stessi è facile, BASTA ESSERLO. Al giorno d'oggi però non è altrettanto facile svolgere tale ruolo, e cioè quello di essere sè stessi. Perciò, in aiuto di tutti coloro che non possono e/o non vogliono svolgere tale ruolo, concorrono (ma preferirei dire "incombono" ), quelli che io ho battezzato come "pedagoghi dell'ignoranza", qualcosa al di sopra delle possibilità di emilio fede, poiché quest'individuo è di sesso maschile, incapace di certe sottigliezze così elevate da essere solo alla portata di cervelli femminili.

L'Emotivatore è colui che può mettervi di fronte alle vostre lacune.
L'Emotivatore è colui che può illustrarvi quelle lacune; di conseguenza può farvi comprendere con che cosa avete riempito quelle lacune.
L'Emotivatore è un professionista che "emotiva", non crea emozioni, ma contribuisce a svilupparle, farle evolvere in voi, amplificarle.
L'Emotivatore è colui che può aiutarvi a farvi capire, che ciò che accade nel momento di sesso, è e deve restare relegato in quel momento (indirizzato ai maschi).
L'Emotivatore è colui che crea motivo ed emozione. Ma ha sufficiente spirito "femmineo", da non vantarsene.... (Questa la intenderanno solo le donne...)


Cruciani, imparziale a senso unico

Finalmente dopo diversi mesi di lontananza, riesco di nuovo a sentire la mia radio preferita - radio 24 - e una delle mie trasmissioni preferite.
Ho sempre apprezzato una certa imparzialità nella conduzione de "la Zanzara", in onda dalle 1835 circa su radio 24, dal lunedì al venerdì (pubblicità occulta).
Uso volutamente la locuzione "una certa imparzialità", ben consapevole del fatto che l'imparzialità non è scalare.
Ultimamente ho osservato una variazione considerevole nel comportamento del conduttore, il bravissimo dottor Cruciani, non saprei come altro definire questo fenomeno nella conduzione.

Già tempo fa protestai con me stesso per l'ingresso di giuliano ferrara nello staff di radio 24, quando conduceva la trasmissione dell'elefante (non ricordo il titolo esatto). Indipendentemente dalla professionalità del soggetto, mi sembrava un modo per "sporcare" la bellezza di radio 24, permettere ad un famoso sgherro del nano bagongo - già istitutore e pedagogo dell'ignoranza, illustre depistatore d'argomenti in tutte le trasmissioni d'approfondimento o presunte tali - l'accesso ad un'emittente ancora scevra da certe presenze, almeno in apparenza.

In questo periodo accade, che Cruciani (notate la maiuscola, nel mio linguaggio scritto, significa che lo apprezzo come conduttore, senza falsa retorica), si stia impegnando più del dovuto e con una frequenza preoccupante, ad attaccare sempre DiPietro, a non parlare mai delle boiate e bordate che spara senza sosta berlusconi e i suoi tristi accoliti. Giusto un buffetto a un brunetta più stupido del solito, un lieve sfottò alla palombelli in un fuorionda trasmesso da striscia la notizia, che sembra tutto fuorché non programmato (ma dico "sembra"), e nulla più. Se un politico fa una cavolata, alla Zanzara è sicuramente DiPietro.

La cosa che mi ha fatto imbestialire - ma non più di tanto - l'han potuta ascoltare ieri 19 febbraio 2010, tutti coloro che seguono la Zanzara.
Cruciani fa sentire un brano tratto dalla trasmissione AnnoZero del 18 febbraio 2010, in cui Norma Rangeri, dice che "dai servizi visti in trasmissione, dalle intercettazioni e dalle interviste, si evince che intorno a bertolaso ci sia un sistema di malaffare". Cruciani la liquida dicendo che lei e tutti i giornalisti come lei sono giustizialisti. Fine.

No Cruciani, così non va bene. Un pizzico di Etica la devono rispettare anche i perversi (io in primis), e anche i finti irriducibili coraggiosi (qualcun altro in primis).
Dietro un apparente ipergarantismo, l'essere umano è stato in grado di far passare nefandezze di ogni sorta.
Norma Rangeri non ha potuto fare quel che si dovrebbe fare per tacitare i puristi del garantismo: avrebbe dovuto spiegare che un giornalista DEVE poter narrare tutto quello che accade, DEVE poterne discutere in sede appropriata, NON deve essere tacciato di giustizialismo, se umanamente e professionalmente trae conclusioni da ciò che vede e sente, è il suo mestiere.

Cruciani, so che lei non mi legge, ma so che un giorno mi leggerà. Presumo che obietterà a ciò che ho scritto, dicendo che un giornalista non è un giudice. Se potrò contro-obiettare, le dirò che quando un giornalista fa abduzioni (deduzioni), non manda in galera nessuno, mentre un giudice oltre ad abdurre, EMETTE sentenze. Norma Rangeri non ha fatto niente di male.

Sempre tempo fa, dottor Cruciani, potei sentirla dire che Gioacchino Genchi "non avrebbe neanche dovuto dire certe cose, solo per il fatto che le sa". Perché?
Forse perché secondo lei è un tecnico che pratica nel suo mestiere la lavorazione di dati "sensibili" e riservati? Quindi?
Genchi ha fatto delle dichiarazioni e ha scritto anche un libro.
Non esiste un'etica del massacro. Genchi non ha usato le informazioni delle quali è a conoscenza, per ricatti o altre schifezze. Genchi ha RILASCIATO INTERVISTE.

Confido nella sua onestà intellettuale Cruciani.
Il fatto che lei abbia simpatie di centro destra non l'ha mai fermata - in tempi non sospetti - dall'essere un conduttore radiofonico imparziale. Orsù quindi, si dia una regolata. Torni ad essere il Cruciani di sempre. La smetta di cercar di somigliare a quel mensurati tanto "forbice" da apparire inattendibile.