venerdì 27 marzo 2015

Il convenzionalismo

I maschi umani sono cresciuti dalla società con bruttissime abitudini. Sì dalla società ripeto, non diamo sempre la colpa ai papà e - soprattutto, come sempre capita "in mezzo a quel cammin di religione" - alle mamme. 

I maschi umani pasciono. Come pecoroni o "mucconi", se ne stanno lì, nell'illusoria convinzione che ogni sfiga che gli capita sia colpa "del pastore", o di dio, che tutto in questo mondo ha una spiegazione, e che la moglie è un "bene di scambio", quindi bisogna tenerla al sicuro e al caldo tra le quattro mura di casa. 

Alcune mogli partoriscono future mogli all'ombra di queste "convinzioni" maschie umane. 

Alcune mogli sono femmine purtroppo, e partoriscono inevitabilmente femmine, perché le lasciano in balia dell'ambiente sociale in cui vivono. Non possono fare altro dopotutto. Ma torniamo ai maschi.

Essi - poveri invertebrati - crescono lasciandosi cullare da una società religiosa che li abitua all'idea della "moglie come qualcosa da accudire". Perché ella è "l'angelo del focolare domestico" (non vi ricorda nulla questa frase?). 

Nel 1975 - o giù di lì - Umberto Eco scrisse di "La donna come bene di scambio" (o qualcosa di simile, nel suo "Trattato di semiotica generale"), e per poco non lo linciarono. Ma non aveva affatto torto. Dopo 40 anni da allora, ancora oggi il maschio umano non sopporta che la "sua" femmina, lasci l'ambiente domestico per mettersi a lavorare. 

Nessuno se n'era accorto? Quasi quasi neanche io, ma di fatto siamo nel terzo millennio. Eppure ancora oggi sento di mariti che sbraitano se la moglie va a lavorare. Mi chiedo che cosa li possa portare a questi stati di rabbia...

Saranno i "neuroni mirror"? Se un maschio - per fare carriera - dovesse fare sesso con la propria datrice di stipendio non ci penserebbe due volte. Di conseguenza il maschio sarebbe portato a pensare che anche la "sua" femmina farebbe sesso con il proprio datore di stipendio per lo stesso motivo. 

Le riflessioni nascono da fotografie di vita come quelle che ho descritto sopra. Confondere identità e ruolo è da sempre uno dei sistemi migliori per confondere le idee. 
La famiglia è una convenzione. ma non è l'esercito militare. Non ci sono ordini, ci sono abitudini. 

Mi fanno specie (si può dire? Sì, si può dire), quelle femmine umane orgogliose del grembiule inchiodato loro addosso non tanto dal proprio maschio, quanto dalla putrida società che le circonda. Non se ne rendono conto. Sono femmine dopotutto. Eppure - al contrario dei loro maschi - esse potrebbero (e alcune lo fanno) schiodarsi quel grembiule di dosso. Potrebbero schiodarlo anche i maschi, visto che le ritengono loro proprietà. Ma non lo fanno.

Meno male che le Donne e gli Uomini aumentano ogni giorno che passa. Sono ancora pochi, ma ci permettono di guardare quei maschi e quelle femmine come meritano di essere guardati. Come primati di una specie per fortuna in via d'estinzione. 
Almeno credo. Almeno spero.